Il circolo di Legambiente “Su Tzinnibiri” Sinnai
Il Circolo Legambiente Su Tzinnibiri di Sinnai è nato alla fine degli anni Ottanta grazie ad un gruppo di amici che, sotto la guida carismatica della compianta amica Fanny Cocco, scomparsa prematuramente a pochi anni dalla fondazione del circolo, scelsero la difesa dell’ambiente quale campo d’azione della passione civile e politica che li accomunava. Il circolo Su Tzinnibiri scelse allora di affiliarsi a Legambiente perché, a differenza di altre associazioni ambientaliste, non si limitava ad un semplice seppur giusto discorso di conservazione della natura, ma indicava l’urgenza di un impegno concreto e attivo sul fronte dei più importanti problemi ambientali affrontati su basi scientifiche e secondo le esigenze del territorio di appartenenza. All’origine della scelta ci fu non solo l’ambientalismo scientifico come pratica associativa di Legambiente, ma anche quel “pensare globalmente, agire localmente”, moto divenuto il principio ispiratore della nostra azione, che ha sempre privilegiato nel succedersi degli anni il territorio di Ginnai, avendo sempre presenti tuttavia anche i problemi di valenza planetaria.
L’abbiamo fatto attraverso tante attività incentrate sul fare, consapevoli del fatto che solo attraverso l’impegno concreto individuale e collettivo è possibile modificare modi di pensare e comportamenti e contribuire a far radicare nelle coscienze una cultura di autentico rispetto dell’ambiente. Moltissime pertanto le iniziative dedicate alle scuole: innanzitutto le molte edizioni pressoché a scadenza annuale de La Festa dell’Albero, molto amata dai bambini, che si sono svolte alla Pineta di Sinnai ma anche nei cortili scolastici e nelle strade del paese, in collaborazione con l’Ente Foreste, il Corpo Forestale e l’Amministrazione Comunale. Tanti gli alberi messi a dimora, cresciuti assieme ai bambini che li hanno piantati, che ancor oggi, ormai adulti, ricordano con riconoscenza quell’esperienza educativa sul ruolo insostituibile degli alberi per la vita dell’uomo e per la salvaguardia del territorio. Sempre dedicate ai bambini ricordiamo anche le iniziative Cento strade per giocare, che pone l’accento sulla necessità di strade libere dal traffico almeno per un giorno, dove i ragazzi possano riscoprire il gusto di giocare in piena libertà, e Puliamo il Mondo, con la partecipazione di bambini e adulti, tutta centrata sull’importanza del rimboccarsi le maniche per restituire bellezza a luoghi deturpati dall’abbandono di rifiuti. Manifestazione organizzata con le scuole soprattutto alla Pineta di Sinnai, vero e proprio parco urbano, a cui il circolo ha sempre dedicato cure e affetto. L’iniziativa, svolta anche in alcune strade urbane ed extraurbane in collaborazione con associazioni di Protezione Civile, ha contribuito a sensibilizzare grandi e piccoli sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo e far maturare nelle coscienze un maggior senso civico.
A queste iniziative, veri fiori all’occhiello dell’associazione, possiamo aggiungere il bel concorso di alcuni anni fa Vicoli e giardini in fiore, che fece scoprire la presenza insospettabile nel nostro paese di giardini di incomparabile bellezza. Ricordiamo ancora la meraviglia della giuria, tra cui il grande esperto e conoscitore della flora sarda, il compianto Siro Vannelli. Poi ancora il successo di pubblico della manifestazione Salvalarte del ‘98, dedicata alle case campidanesi del centro storico, quando i proprietari delle più belle case in ladiri aprirono le porte delle loro splendide dimore ai molti visitatori giunti da Cagliari.
È da sottolineare poi l’impegno davvero notevole mostrato dal circolo in occasione del referendum del 2011 sul nucleare e sulla privatizzazione dell’acqua. Quella vittoria rimarrà senz’altro tra i ricordi più belli nella storia dell’associazione e dell’ambientalismo in generale.
L’impegno a favore della lingua sarda
Un tratto del tutto originale di Su Tzinnibiri, non riscontrabile in nessuno dei circoli di Legambiente né dell’isola né nazionali, è l’impegno a favore della lingua sarda e del canto improvvisato. Da circa dieci anni ci dedichiamo ormai ad un’intensa azione di promozione di questi preziosi beni identitari, bisognosi di essere tutelati e conservati. Per realizzare quest’ importante obiettivo abbiamo scelto di proporre delle serate aperte al pubblico in cui cantadoris locali e provenienti da altri paesi ripropongono l’antichissima arte de is mutetus. Gli appuntamenti settimanali con la poesia estemporanea, con l’accompagnamento di chitarra e fisarmonica e, a volte, con quello vocale del basciu e contra, si tengono presso la sede del circolo nelle serate estive e sono divenuti ormai una consuetudine per un gran pubblico di appassionati e anche una graditissima occasione d’incontro e di socializzazione; un modo, in fondo, per “fare comunità” attorno a quelle tradizioni che costituiscono il fondamento delle radici del popolo sardo. Molto apprezzata anche il concorso di poesia improvvisata campidanese dal titolo su Cantu de Sei, svoltosi nel 2011 e le serate dedicate ai grandi improvvisatori del passato (Cantadoris mannus in rassigna) svoltesi a partire dal 2011.
Queste le nostre attività e molte altre ancora, quali rassegne di documentari sulle tradizioni, paesaggi e siti archeologici isolani, un’altra su film di registi sardi, un’attività sullo scambio dei libri letti Librincircolo avviata sin dal 2014, mostre sulle piante spontanee e sui funghi della Sardegna e relative conferenze (febbr. 2015), una serie di conferenze sull’educazione alimentare (marzo /aprile 2015), sulla panificazione tradizionale (maggio 2015), momenti di approfondimento su orti sociali e sinergici (ott. 2015) e sulla coltura dell’olivo nel territorio.
I nostri progetti per il futuro
I nostri progetti per il futuro? Continuare il cammino finora percorso nel campo dell’educazione ambientale, dell’educazione alimentare rivolta a ragazzi e adulti, in quello della valorizzazione delle produzioni agroalimentari e nella tutela della lingua sarda e delle tradizioni più autentiche della nostra isola.
Continueremo con perseveranza e passione, con lo stesso spirito con cui abbiamo intrapreso il cammino nel lontano ‘89, convinti che solo così, possiamo contribuire all’affermarsi di una maggiore giustizia sociale e solidarietà tra le persone e con l’ambiente, come presupposto per una pace solida e duratura.